2016년 4월 28일 목요일

La vera cuciniera genovese facile ed economica 38

La vera cuciniera genovese facile ed economica 38



Preparata così la pasta ed il ripieno, prendete quest'ultimo a piccole
porzioni con un cucchiaio da caffè e disponetele sulla metà della
sfoglia suddetta ad eguali distanze fra loro, ricoprendole poscia
coll'altra metà della sfoglia: quindi tagliate e separate i ravioli
servendovi di una apposita forma o dell'orlo di un bicchierino, in
modo che resti all'intorno del ripieno un poco di margine, i cui lembi
poscia comprimerete tutto in giro colle dita affine di riunire ed
attaccare bene la pasta senza schiacciare il ripieno. Così ammaniti
i ravioli, fateli friggere in padella con buon olio abbondante, e
serviteli caldi spolverizzati di zucchero.
 
Alcuni, per rendere più soffice il ripieno, non vi mettono i rossi
d'uova.
 
=616. Altra ricetta per fare i ravioli dolci.= Ammaniteli procedendo
come abbiamo detto sopra, solo che per fare il ripieno adoprerete
la scorza di un limone fresco, un ettogramma di zucca candita, 50
grammi di cedro pure candito, 75 grammi di biscotti della regina, 25
grammi di zucchero in polvere, 125 grammi di midollo d'ossa di manzo,
ed un solo rosso d'uovo. I biscotti, prima di pestarli insieme agli
altri ingredienti inzuppateli in qualche liquore, e di preferenza
nell'anisetta di Bordò.
 
La pasta poi la farete con 3 ett. di farina, 150 gr. di burro, 25 gr.
di zucchero in polvere, la raschiatura della scorza d'un limone, ed
acqua tiepida quanta ne abbisogna.
 
Nel formare poi i ravioli, fate del ripieno suddetto tante pallottole
grosse quanto una nocciuola, passatele in chiara d'uova e disponetele
poscia sulla sfoglia della pasta compiendo l'operazione nel modo
indicato al numero precedente.
 
=617. Risiny.= Fate liquefare al fuoco mezzo chilogr. di burro, senza
lasciarlo però soffriggere, indi ritiratelo dal fuoco e tramenatelo ben
bene finchè sia divenuto freddo e spumante; allora unitevi ad una ad
una 12 uova continuando a tramenare e sbattere con un mestolo, poscia
mezzo chilogramma di zucchero polverizzato, e in ultimo aggiungetevi
a poco per volta, e rimestando sempre, mezzo chilogramma di farina di
riso e un po' di scorza di limone grattata. Quando il tutto si sarà
bene assimilato, versatelo in una casseruola o in una forma di budino,
che avrete prima unta internamente con burro, e fate cuocere lentamente
al forno, o in casa con fuoco sotto e sopra. Quando questo dolce è
cotto, si rovescia sur un piatto e si serve spolverizzato di zucchero.
 
=618. Pan dolce.= Il pan dolce, che si vende in Genova da tutti i
pasticcieri, differisce assai da quello che stiamo per descrivere. Il
primo è bensì più economico, ma non ha la squisitezza del nostro; si
usa fare pressochè in tutte le case particolari nella solennità del s.
Natale, Capo d'anno ed Epifania. Eccone la ricetta:
 
Prendete due chilogramma di buona farina di frumento, ponetela sulla
madia in un mucchio, formatevi un buco in mezzo e versatevi un bicchier
d'acqua, in cui avrete fatto prima sciogliere 150 gr. di lievito,
impastate la parte liquida con porzione della farina, fino a che
avrete formata una pasta assai dura, coprite questa col rimanente
della farina, ponetevi sopra un foglio di carta e addosso a questo una
coperta di lana, e lasciate così in riposo la pasta per circa 8 ore.
Dopo ciò scopritela, impastatela col rimanente della farina mercè un
altro poco d'acqua tiepida che vi aggiungerete, ed unitevi in pari
tempo 150 gr. di zucchero in polvere, 3 ett. di burro liquefatto,
un bicchierino di vino di Marsala e una cucchiaiata d'acqua di fior
d'arancio, mescolando e manipolando assai bene il tutto: finalmente
aggiungetevi 50 gr. di uva passola bianca di Smirne, 30 grammi di
pistacchi mondati, 40 gr. di pinocchi e 10 gr. di anici, e seguitate
ad impastare finchè abbiate ottenuta una pasta soffice ed uniforme.
Allora formatene un pane, che fascerete all'intorno con una salvietta
a guisa di turbante affinchè la pasta non si schiacci di troppo, e
lasciate lievitare per altre 12 ore, avvertendo che se facesse molto
freddo sarebbe necessario metter la pasta in una stanza alquanto calda.
Finalmente liberate il pane dalla suddetta salvietta e fatelo cuocere
al forno.
 
=619. Ciambelle di pasta di mandorle.= Scottate con acqua calda 3
ettogr. di mandorle dolci affine di poterle sbucciare, indi mettetele
in un mortaio e pestatele a guisa di ridurle come una pasta, allora
aggiungetevi 2 ettogr. di zucchero in polvere, una cucchiaiata di acqua
di fior d'arancio e 25 gr. di farina, ed amalgamate assai bene insieme
il tutto onde farne una pasta uniforme. Formate con questa le ciambelle
(_canestrelletti_) che disposti sur una lamiera farete cuocere al
forno finchè avranno preso un bel colore dorato. Alcuni, dopo che sono
cotte, le bagnano leggermente alla superficie con un sciroppo, e vi
spargono sopra della semenzina confettata a vari colori che si compra
dai pasticcieri e confettieri.
 
=620. Croccante di mandorle.= Prendete 4 ettogrammi di mandorle dolci,
sbucciatele dopo averle scottate in acqua calda, asciugatele con una
salvietta e trinciatele a pezzetti con un coltello: mettetele poscia
in una casseruola con 3 ett. di zucchero e tanto burro quanto è grossa
una nocciuola, e fate cuocere il tutto a fuoco gagliardo tramenandolo
con un mestolo finchè il composto abbia preso un colore bruno dorato.
Allora ritirate dal fuoco la casseruola, versatene il contenuto dentro
una forma di budino (che avrete unta prima leggermente all'intorno con
burro) e distendetevelo uniformemente servendovi all'uopo d'una scorza
di limone o d'arancia colla quale comprimerete il composto contro le
pareti della forma stessa intanto che è caldo. Raffreddato che sia e
perciò indurito, togliete il croccante dalla forma e servitelo in un
piatto adattato. Nel caso che non si stacchi, fate scaldare un poco
la forma. Avvertite sempre che il croccante non sia troppo massiccio,
che sarebbe duro a mangiarsi: ma dategli la spessezza tutt'al più di
10 o 12 millimetri (mezzo dito circa) e però sappiatene regolare la
quantità del composto alle dimensioni della forma in cui volete fare il
croccante.
 
=621. Croccante di pinocchi.= Fatelo come il suddetto, sostituendo alle
mandorle un'eguale quantità di pinocchi: i quali però non si scottano
nell'acqua calda, nè si tagliano a pezzetti, ma bensì si mondano della
loro pellicola fregandoli fra le mani, e si lasciano interi.
 
=622. Pinocchiate.= Sbattete 6 chiare d'uova ed unitevi un ettogramma
di zucchero in polvere, 50 gr. di pinocchi mondati, alcune goccie
d'acqua di fior d'arancio e un poco di farina, mescolando bene il
tutto, formandone una pasta alquanto tenera. Ponete questa sopra ostie
bianche a giuste proporzioni, che spolverizzerete con zucchero, e
fatele cuocere al forno non troppo caldo finchè non abbiano preso un
leggiero biondo.
 
=623. Spumanti di cioccolato.= Prendete sei uova, 80 gr. di farina,
40 gr. di cioccolato grattato e 250 gr. di zucchero, sbattete i rossi
d'uova con il cioccolato e lo zucchero, finchè non sia bene assimilato
il composto; aggiungete poscia le chiare, che avrete prima sbattute
a parte fino a renderle spumanti e come neve; mescolate bene il
tutto, e fatevi incorporare da ultimo la farina. Fatta così la pasta,
distribuitela in cassettine di carta e lasciate cuocere al forno a
moderato calore.
 
=624. Panna montata.= Mettete mezzo litro di panna (fior di latte)
in un catino di rame, e sbattetela lungamente e sempre nel medesimo
verso con un mazzetto di fuscelli: quando l'avrete fatta montare
e ridotta come neve, unitevi due grosse cucchiaiate di zucchero in
polvere finissimo ed un poco di cannella o vaniglia, secondo il gusto,
e seguitate a sbattere finchè il tutto siasi ben assimilato ed abbia
preso una certa consistenza. Allora prendete una forma di budino della
capacità occorrente, copritene il fondo e le pareti internamente con
biscotti della regina, versatevi entro la panna montata che coprirete
egualmente degli stessi biscotti, e rovesciate indi il tutto sur un
piatto, servitelo tosto in tavola.
 
=625. Latte alla crema in chicchere.= Sbattete dieci rossi d'uova
unitamente a 150 grammi di zucchero in polvere e ad una presa di
cannella o di vaniglia, come meglio vi piace, e aggiungetevi inoltre
un litro di eccellente latte: mescolate bene il tutto e versatelo
in una casseruola, passatelo al fuoco e seguitate a rimestare senza
interruzione con un mestolo di legno, finchè non vedrete che il
liquido cominci a condensarsi: il che scorgerete facilmente, perocchè
la crema si attaccherà allora al mestolo, formandovi come un leggiero
velo giallognolo. In ogni caso avvertite di non lasciargli alzare il
bollore, che ciò accadendo le uova rappigliandosi si separerebbero
dal latte e la vostra crema sarebbe sciupata. Appena dunque vedrete
la crema cominciare a condensarsi, ritiratela dal fuoco, rimestatela
ancora per alcuni minuti, lasciatela poscia raffreddare compiutamente,
versatela in chicchere da caffè e servitela in tavola.
 
=626. Crema al cioccolato.= Fatela come la crema suddetta (n. 625),
aggiungendo al miscuglio 75 gr. di cioccolato grattato, già stemperato
a parte al fuoco in un bicchiere di latte prelevato da quello che
avrete destinato per fare la crema. Anche questa si serve fredda ma non
in chicchere, sibbene in una compostiera o piatto profondo.
 
=627. Crema ai pistacchi.= Pigliate 60 gr. di pistacchi, scottateli in
acqua calda, spellateli, pestatene una buona porzione nel mortaio, e
passateli allo staccio. Preparate poscia la crema come è indicato al
n. 625, e prima di metterla al fuoco unitevi e fatevi disciogliere la
pasta di pistacchi suddetta. Poscia fate condensar il tutto al fuoco
nel modo descritto, versate finalmente la crema così fatta in una
compostiera, spargetevi sopra gli altri pistacchi che avrete prima
tagliuzzati minutamente, e freddata che sia servitela in tavola.
 
=628. Crema alla fragola.= Passate per istaccio 150 gr. di fragole ben
mature, mettete la polpa ottenutane in una casseruola con 150 gr. di
zucchero in polvere, 20 gr. di gomma arabica pure in polvere, e mezzo
litro di panna o fior di latte. Mescolate e stemperate bene insieme il
tutto, passatelo al fuoco, continuando a rimestare con un mestolo, e
quando avrà bollito circa 3 o 4 minuti la crema sarà fatta. In questa
non essendovi uova, si può lasciarla bollire, ma essa pure si serve
fredda.
 
=629. Crema al rosolio.= Fate la crema come quella descritta al
num. 625, ma invece di porla in chicchere quando siasi raffreddata,
versatela in una compostiera, sul fondo della quale abbiate
preventivamente disposte alcune fette di pan di Spagna o biscotti
della regina inzuppati in un rosolio di vostro gusto (l'alkermes è da
preferirsi), indi versate sulla crema stessa due o tre cucchiaiate di
rhum, e servite in tavola.
 
=630. Crema composta.= Fate separatamente le creme di latte (num.
625), di cioccolato (num. 626), di pistacchi (num. 627), di fragole
(n. 628), raffreddate che siano, versatele in disegno o capriccio
in una compostiera, in modo però che i diversi

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