2015년 4월 29일 수요일

La trilogia di Dorina 1

La trilogia di Dorina 1



La trilogia di Dorina
Commedia in 3 atti
 
Author: Gerolamo Rovetta
 
 
PERSONAGGI
 
 
DELL'ATTO PRIMO
 
DORINA
NICCOLINO
DON LUIGI D'ALBANO
LA MARCHESA FULVIA
ADELINA
TERESA
EDOARDO COSTANTINI.
 
La scena è in una villa di Lombardia.
 
 
DELL'ATTO SECONDO
 
DORINA
NICCOLINO
DON LUIGI D'ALBANO
LA SIGNORA ISABELLA
IL MAESTRO COSTANTINI.
 
La scena è a Milano.
 
 
DELL'ATTO TERZO.
 
DORINA
NICCOLINO
DON LUIGI D'ALBANO
SANTANERA
UN UFFICIALE DI CAVALLERIA
GIUSEPPINA.
 
La scena è a Roma. Epoca presente.
 
 
 
 
ATTO PRIMO
 
_Sala terrena nella villa della marchesa Fulvia. Molte piante, molti
fiori. In fondo il giardino. Porte laterali con portiere. La comune
nel fondo._
 
 
SCENA I.
 
Un cameriere precede un servitore che porta il vassoio del caffè. Il
servitore dietro le indicazioni del cameriere depone il vassoio sopra
un tavolino in mezzo alla sala, vicino al sofà. Quando tutto è pronto
il servitore resta dietro il tavolino e il cameriere si avvicina ad
una porta di sinistra, ne alza la portiera e la tiene alzata per un
momento finchè entrano i signori.
 
 
SCENA II.
 
La piccola ADELE, dai 10 ai 12 anni, corre in fondo alla scena dove
c'è un tavolo con una grande bomboniera. La marchesa FULVIA, DORINA,
LUIGI, NICCOLINO, poi il maestro EDOARDO COSTANTINI.
 
 
NICCOLINO
 
(_parla con grande vivacità con Dorina_).
 
MARCHESA
 
(_a Luigi_) Ho ordinato di portarlo qui il caffè: è più allegro!
 
LUIGI
 
Benissimo, sempre, zia.
 
MARCHESA
 
(_vedendo l'Adelina che prende i dolci_) Basta, Adelina! Hai capito?...
Basta! (_l'Adele si avvia per uscire_) Non voglio... Oh sì!... Va
come il vento!
 
LUIGI
 
Ha più coraggio di noi.
 
MARCHESA
 
L'Adele mi diverte e voi no, l'Adele è carina, e voi...
 
LUIGI
 
E noi, no!
 
DORINA
 
(_aiutata da Niccolino mette lo zucchero nelle tazze, ecc_).
 
NICCOLINO
 
Che importa! Non ho più paura della mamma!
 
(_Niccolino porta la tazza alla marchesa che risponde ringraziando con
un cenno del capo. Dorina porta il caffè a Don Luigi_).
 
LUIGI
 
Oh, tante grazie, signorina Dori!
 
DORINA
 
(_mettendo due palle di zucchero in una tazza e mostrandola al
Costantini_) Così, va bene?
 
COSTANTINI
 
Si figuri... (_è impacciato, vorrebbe versare il caffè nel piattello,
ma poi vede che gli altri lo bevono dalla tazza, fa lo stesso e si
scotta_).
 
DORINA
 
(_offrendo la tazza a Niccolino_) È in collera?
 
NICCOLINO
 
(_con ira gelosa_) Quell'imbecille è innamorato di lei!
 
DORINA
 
(_ridendo_) Oh povero signor Edoardo!
 
MARCHESA
 
(_a Costantini, forte_) Il maestro Costantini non è di Milano, mi pare?
 
COSTANTINI
 
(_vorrebbe rispondere, ma per la confusione il caffè gli va in gola
di traverso e risponde tossendo, con cenni del capo_). Di... di...
Livorno!
 
LUIGI
 
(_alla Marchesa sedendosi vicino sul canapè_) Maestro... di che cosa?
 
MARCHESA
 
(_forte, come presentando il Costantini a Luigi_) Di pianoforte: il
maestro Edoardo Costantini: sostituisce il Bazzaro che è ammalato.
 
LUIGI
 
(_come per ricordarsi_) Costantini... Costantini... Ci deve essere un
altro Costantini, ma molto più vecchio di lei?
 
COSTANTINI
 
(_subito_) Sissignore: maestro di canto: è mio zio. Oh era un famoso
tenore, ha cantato anche alla Scala... (_con grande naturalezza ed
ingenuità_) ma poi, perduta la voce, si diede all'insegnamento e tiene
pensione per lirici e... affini!
 
LUIGI
 
(_al Costantini che gli è rimasto dinanzi sorridendo un po'
goffamente_) Bravo! Bisogna diventare celebre come lo zio!
 
COSTANTINI
 
Sono fallito nel cantino!... Vorrei avere il talento e la voce della
signorina! (_parla di Dorina con entusiasmo e la guarda con passione_).
 
LUIGI
 
(_sorridendo_) Per fare anche lei la prima donna? (_prende la tazza
vuota della Marchesa e la porta verso il tavolino del caffè_).
 
(_Il cameriere gli va incontro per prenderla. Cameriere e servitore
raccolgono le tazze portano via il servizio del caffè. Intanto
il maestro Costantini gira intorno alla Dorina guardandola come un
innamorato_).
 
NICCOLINO
 
(_a Dorina_) Quello sciocco mi urta i nervi. Ho sentito, sa, che cosa
le ha detto a colazione.
 
DORINA
 
(_sorridendo_) Davvero?
 
NICCOLINO
 
(_rifacendo comicamente il Costantini_) Verrà con noi fino alla
stazione di Oldrate? Venga, signorina Dori! (_con forza_) Lei non ci andrà, la prego.  

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