2015년 4월 29일 수요일

La trilogia di Dorina 15

La trilogia di Dorina 15


NICCOLINO
 
Ci pensi bene. Che cosa direbbe la gente?
 
DORINA
 
La gente? non me ne importa!
 
NICCOLINO
 
Non importa a lei ma importa a me. Questa sì che per la mia coscienza
sarebbe una grave responsabilità.
 
DORINA
 
(_sempre fissandolo e risoluta_) E allora? Che cosa devo fare?
 
NICCOLINO
 
Certo che... non è facile.
 
DORINA
 
Non è facile: no: per questo le domando un consiglio.
 
NICCOLINO
 
Ma... pensandoci bene, capisco anch'io che, troppo impressionato dalle
sue parole, ho esagerato, senza dubbio. Colle sue belle attitudini,
colla sua bella voce, col suo talento, superate le prime difficoltà,
verrà la gloria... e il resto!
 
DORINA
 
(_lo fissa, pallida, stupita_).
 
NICCOLINO
 
Bisognerebbe vedere piuttosto d'indurre questo signor... come si
chiama? questo signor Businelli, a più miti propositi!
 
DORINA
 
(_tremante, con voce sorda_) Lei ha il coraggio di propormi?...
Lei?... Ma che cosa è diventato?!
 
NICCOLINO
 
(_con impeto_) Signorina Dori! (_calmandosi e con fredda gentilezza_)
Scusi, sono stato frainteso, glielo assicuro. Lei si trova in uno
stato d'animo che non le permette di giudicare delle parole e nemmeno
delle intenzioni dei suoi amici. Ma ritornerò prestissimo: desidero
rivederla più calma, e allora giustificarmi pienamente. (_le offre la
mano Dorina non la stringe_) Vedrà: lei per la prima dovrà rendermi
giustizia. Intanto, e si ricordi, non dobbiamo essere in collera!
(_saluta e va via lentamente_).
 
DORINA
 
(_sola_) Vile!... vile!... E per un anno l'ho tenuto nel cuore, l'ho
aspettato colla febbre, gli ho data tutta l'anima mia: (_con un grido,
ma senza più piangere perchè in questo momento il suo stato di dolore
e di esaltazione non le permette le lagrime_) Dio, Dio mio! Come avevi
ragione, mamma!
 
 
SCENA VI.
 
ISABELLA, DORINA, poi voce di dentro come nella scena prima.
 
 
ISABELLA
 
Cosa succede?
 
DORINA
 
(_sempre c. s._) Voglio andar via!... voglio finirla! Non voglio più
saperne di teatro, di nessuno!
 
ISABELLA
 
Come? non si è messa d'accordo col signor Niccolino? (_vivamente_) E
la cambiale Ripamonti?
 
DORINA
 
Pagherò tutto col mio lavoro, col mio sangue; non ho bisogno di nessuno!
 
ISABELLA
 
Buono!... Buoni principii; ma ci vuol tempo e la cambiale è in
scadenza; come si fa?
 
DORINA
 
Oh in fine! Ci pensi lei, ci pensi il maestro; sono loro che ne devono
a me!
 
ISABELLA
 
C'è stata proprio una gran burrasca, perchè ha perduta, si direbbe, la
tramontana. Ma questo non è il momento di discutere del mio e del tuo:
il maestro è amico di tutti i primi legali di Milano, e dato il caso,
metteremo le nostre ragioni in mano della giustizia. L'importante, per
adesso, è questo! sulla cambiale c'è la sua firma, che cosa ha pensato
di fare?
 
DORINA
 
Penso che sono tradita da tutti; che sono ingannata da tutti!
 
ISABELLA
 
Benissimo! E perchè non succeda altrettanto a noi mi farà la grazia di
restare in casa nostra finchè i conti non saranno regolati.
 
VOCE
 
(_c. s._) Costantini!
 
ISABELLA
 
Vengo, signor Domenico!
 
VOCE
 
(_c. s._) Lettere!
 
(_Isabella cala il cestino con una corda, ecc._)
 
DORINA
 
Qui?! Restar qui?! Non sono più libera; non mi appartengo più... Sono
schiava di questa gente, anima e corpo, corpo e anima!
 
ISABELLA
 
(_dandole la lettera trovata nel cestino_) Finisca di dire il rosario
e si consoli.
 
DORINA
 
Lui? (_prende la lettera con un, impeto di gioia_) Lui? mi scrive
ancora?
 
ISABELLA
 
Ma sicuro: collera da innamorati, _furoris brevis_!
 
DORINA
 
(_strappa la busta: c'è dentro un biglietto da visita e un biglietto
da cinquecento lire_).
 
ISABELLA
 
(_allegra_) Ohè, signorina! Cominciamo bene!
 
DORINA
 
(_rimane meravigliata_).
 
ISABELLA
 
Legga se vuol sapere!
 
DORINA
 
(_leggendo_) « Lei, signorina Dori, mi ha fatto l'onore di chiamarmi
suo amico...» (_vinta dal dolore lascia cadere la lettera_).
 
ISABELLA
 
(_la prende e continua a leggere_) «... In tale qualità mi fo lecito
inviarle la piccola somma di cui la disdetta di Montecarlo mi permette
sul momento di poter disporre.» Come sono sempre delicati i veri
gentiluomini!
 
DORINA
 
(_fuori di sè cercando per la stanza_).
 
ISABELLA
 
(_assai premurosa_) Comandi, signorina! Che cosa desidera?
 
DORINA
 
Da scrivere. Voglio rispondere subito!
 
ISABELLA
 
(_le dà il calamaio, ecc._) Tanto quanto, tutto l'occorrente!

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