2015년 4월 29일 수요일

La trilogia di Dorina 12

La trilogia di Dorina 12



MAESTRO
 
Onoratissimo (_accennando alla gola, domanda il permesso di mettersi
il cappello_) Soffro... facilmente.
 
LUIGI
 
Faccia, faccia pure. Quell'organo prezioso, merita tutti i riguardi.
 
MAESTRO
 
Verissimo! (_si copre_).
 
NICCOLINO
 
(_a Luigi, indicando Isabella_) Non c'è male.
 
LUIGI
 
Cerchiamo di condurle al Dal Verme, poi si vedrà!
 
ISABELLA
 
(_indicando il canapè_) Ma prego, signori, si accomodino senza
complimenti. (_getta via lo strofinaccio che trova sul canapè_) Quella
mia cameriera è tanto disordinata; (_sforzandosi per essere disinvolta,
signorilmente_) Favoriscano, prego: tanto quanto non mi vorranno levare
l'incomodo finchè non torna la signorina!
 
MAESTRO
 
(_nel frattempo, senza essere visto, avrà nascosto lo zampone e gli
asparagi sotto il mantello: levandosi il cappello con gran dignità_)
Ho una lezione al Continental... una gran dama straniera...
 
LUIGI
 
Ma si figuri, non deve far complimenti, egregio signor Maestro!
 
MAESTRO
 
(_c. s._) Allora... rimangano... colla mia signora.
 
LUIGI
 
Faccia pure! (_scambio di saluti. Il Maestro va via. Isabella prende
Don Luigi per mano e lo conduce verso il canapè e lo fa sedere_).
 
ISABELLA
 
Lì!
 
LUIGI
 
(_la tira giù a sedere, imitandola_) Qui!
 
ISABELLA
 
(_indicando Niccolino_) Anche il suo amico!
 
LUIGI
 
Anche lui! C'è posto per tutti! Senta, signora Isabella: noi siamo
venuti qui con un grande progetto!
 
NICCOLINO
 
Stasera si va al Dal Verme (_si riscalda un po' perchè l'Isabella non
gli dispiace_).
 
ISABELLA
 
A sentire la Dobrinsky? Bel divertimento!
 
NICCOLINO
 
Si ride.
 
LUIGI
 
E poi c'è il ballo! Prendiamo un palco: lei e la signora Dori si
trovano là; io verrò più tardi, (_con serietà ad Isabella_) appena sarò
libero. Ho la noia di un pranzo ufficiale.
 
ISABELLA
 
Tanto presto non potrei venire nemmeno io, perchè noi pure, oggi,
abbiamo a pranzo il cavalier Cimozza. Non l'ha mai sentito? Canta
sempre in Russia! è grande amico dello Czar!
 
LUIGI
 
Allora restiamo intesi così, e lei lo dice a nome nostro anche alla
signorina.
 
ISABELLA
 
La signorina? (_si fa seria e sospira_) sarà difficile!
 
LUIGI
 
Cerchi lei di persuaderla. Le dica che il marchese Nicola è arrivato
da Parigi...
 
ISABELLA
 
(_interrompendolo vivamente_) Il marchese Nicola? Niccolino? Allora
è lei il Niccolino della signorina?
 
NICCOLINO
 
Io?
 
ISABELLA
 
Il promesso sposo, volevo dire?
 
NICCOLINO
 
(_con impeto_) Promesso sposo?
 
ISABELLA
 
Insomma, quello che la voleva sposare: Edoardo, mi ha detto tutto.
Edoardo, quello che veniva alla sua villa a dare lezione di pianoforte
alla sua sorellina!
 
NICCOLINO
 
(_seccato_) Che sorellina? Io non ho nè sorelline nè fratellini!
 
ISABELLA
 
Ah, come sarà felice quel caro angelo quando ritorna a casa! Non
ha fatto altro che pensare a lei, ed aspettarlo colle lagrime e coi
sospiri! Perchè non ha risposto alle sue lettere?
 
LUIGI
 
(_guardando Niccolino, significativamente_) Ti aveva scritto?
 
NICCOLINO
 
Io non ho mai ricevuto lettere...
 
ISABELLA
 
Tre; almeno tre le ho impostate io! Bravo; è un uomo di cuore e di
onore: così mi piace. Io poi le posso assicurare che la signorina ha
sempre tenuto una condotta modello: può domandarlo anche al signor
Domenico, il nostro portinaio. È vero che in casa nostra, col maestro
Costantini, non si scherza!
 
LUIGI
 
Hai capito, Niccolino?
 
NICCOLINO
 
(_seccato e inquieto_) Ma io non so niente! È una combinazione: è stato
lui; mi ha detto che la signorina Dori... (_Luigi gli fa un segno:
Niccolino s'interrompe_):
 
ISABELLA
 
Non faccia misteri con me; il cuore lo conosco e lo compatisco. Io e il
maestro abbiamo fatto un'immensità di sacrifici, prima di tutto perchè
le vogliamo un bene dell'altro mondo e poi, un talento, una voce!...
come la mia, prima che facessi la bronchite: toccavo il sì, appena
aprivo bocca! (_scampanellata_) Eccola, tanto quanto appena nominata!
Che giubilo per quell'anima benedetta!... Si nascondino, si nascondino
in fondo che le facciamo un'improvvisata (_Isabella cerca la chiave,
poi esce_).
 
LUIGI
 
(_piano e rapidamente a Niccolino_) Non mi hai detto la verità? L'hai
riveduta ancora, dopo che tua madre l'ha licenziata?
 
NICCOLINO
 
No, te lo assicuro!
 
LUIGI
 
Allora sta attento, Niccolino: io credevo una cosa... molto diversa!
Altro che andare a cena: se ti agguantano, non te ne liberi più!
 
NICCOLINO
 
(_vivamente_) Sei stato tu a seccarmi!
 
LUIGI
 
L'avevo vista in giro colla signora Isabella; era molto carina e dopo tre mesi di pensione dai Costantini la credevo... educatissima.

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