La trilogia di Dorina 11
DORINA
Sì, sì, vado. Bisogna finirla... mi sento morire.
ISABELLA
Animo, animo; con tanta facilità morirà nelle opere!
MAESTRO
(_sempre colla voce debolissima, salutando Dorina colla mano e con
un sussiego affettuoso. Mentre parla, leva dalle tasche ampie della
pelliccia due grossi pacchi di roba_) Le ricordo ancora, per una volta,
è il contegno che si deve tenere: cortesia, affabilità e bell'incedere
(_indicando un pacco a Isabella_) C'è burro in casa?... (_non aspetta
la risposta e continua_) I tempi sono mutati... e i cantanti... pure...
Oggi la voce vale sicut et in quanto... dell'odierna melopea non è che
un ingrediente... secondario. — Ella invece ha persino della voce.
DORINA
(_è andata via_).
ISABELLA
(_che la seguita fino sulla porta le grida dietro_) E chiuda la porta,
in fondo alla scala...
MAESTRO
(_s'interrompe: vede che Dorina è uscita e scioglie uno dei cartocci
borbottando:_)
_Voce dal sen sfuggita_
_Più richiamar non vale..._
(_all'Isabella che ritorna, mostra trionfalmente uno zampone_) Il
caro amico Cimozza... è tornato ieri sera da Pietroburgo: ha fatto una
stagione d'oro! (_mostra degli asparagi; colla mano fa segno che sono
costati dieci lire_).
ISABELLA
Dieci lire? nelle presenti strettezze? Sardanapalo!... Anche i pranzi!
MAESTRO
(_accenna col capo che non è un gran pranzo, e colle dita che ci sono
tre sole portate_).
ISABELLA
Il lesso, lo zampone, gli asparagi... — E la minestra?
MAESTRO
(_fa un gesto che l'altra capisce subito_).
ISABELLA
I maccheroni alla veneta?
MAESTRO
Coll'acciuga... fanno bene... (_si tocca la gola_) assai, e piacciono
molto al caro amico Cimozza... Porta lui il vino... un barolo (_indica
colla bocca e colle dita che è profumato; — poi con tenerezza_)
gentiluomo... perfetto...
ISABELLA
(_appassionandosi anche lei_) E un po' d'antipasto, con due dita di
vino bianco? Attaccarsi di colpo ai maccheroni, come i plebei?
MAESTRO
(_cogli occhi sfavillanti_) Bianco... secco!
ISABELLA
(_tornando ad arrabbiarsi_) Ingordo, goloso, coi debiti da tutte
le parti non pensare ad altro che alla pappatoria! E perchè non hai
insistito per sapere qualche cosa dal Businello?
MAESTRO
(_si fa serio e mesto_).
ISABELLA
(_inquietissima_) Non vuole?
MAESTRO
(_sospira crollando il capo_).
ISABELLA
Condizioni impossibili? (_il Maestro accenna affermativamente_) Per
lei o per noi?
MAESTRO
(_Sempre mestissimo, in tono lamentevole_) Condizioni da innamorato;
le condizioni fatte dall'Americano alla Ines Bellinoff.
ISABELLA
Eh? sul serio?
MAESTRO
(_sospira con rassegnazione cupa: battendosi colla mano sul cuore_)
L'amore anche negli affari... Ha troppo cuore il Businello!
ISABELLA
Cinque anni senza prendere un soldo?
MAESTRO
Sicuro: e durante i cinque anni, dovrebbe convivere con lui. La sua
signora è al Brasile; — la Bellinoff aveva accettato.
ISABELLA
Grazie; ma la Dorina, ha sempre quell'altro per il capo! E il
Ripamonti? — Duro, quel mostro?
MAESTRO
(_movimento di dolore cupo e profondo_) Inesorabile...
ISABELLA
Nemmeno una dilazione di quindici giorni?
MAESTRO
(_con un brivido_) Protesto!... Sequestro! (_altro brivido_) Destino
tremendo! (_si ode una scampanellata_).
ISABELLA
Chi sarà?... magari un conto da pagare!
MAESTRO
(_rasserenandosi_) Il barolo dell'amico Cimozza...
ISABELLA
(_mette lo zampone e gli asparagi sopra il tavolo e corre ad aprire_).
MAESTRO
(_prende una pastiglia, restando sempre in mezzo della scena_).
SCENA III.
LUIGI, NICCOLINO e DETTI.
ISABELLA
(_di dentro_) Oh che bella improvvisata! — Ho parlato di lei, tanto
quanto colla signorina!
MAESTRO
(_fa un movimento di mesta contrarietà perchè non è il vino del
Cimozza_).
ISABELLA
Quella sera, si ricorda? aveva promesso di venirla a trovare, invece,
fu vano il desio! (_entrano tutti — Luigi sempre eguale e Niccolino
coi baffetti e con un'aria d'importanza_).
LUIGI
Mah! sono stato legatissimo, a Roma.
ISABELLA
A Roma? — C'è la _Sonnambula_ colla Donadio?
MAESTRO
Al Costanzi: e al Valle la Judich: oh, deliziosissima!
ISABELLA
Permettano, signori, che io faccia la presentazione del maestro
Costantini, mio marito.
MAESTRO
(_levandosi il cappello con gravità solenne_) Onoratissimo di ricevere
la loro bella visita... nella mia famiglia!
ISABELLA
(_continuando la presentazione_) Il signore... il nome non lo ricordo
più, ma fa lo stesso. Sono amici della signorina
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