2015년 4월 29일 수요일

La trilogia di Dorina 13

La trilogia di Dorina 13



NICCOLINO
 
Andiamo via!
 
LUIGI
 
Non conviene, così, su' due piedi.
 
ISABELLA
 
(_di dentro_) Venga, venga a vedere signorina; e aspetti ad infuriarsi!
 
 
SCENA IV.
 
DORINA e DETTI.
 
 
DORINA
 
(_turbata, irritatissima, senza vedere nè Luigi nè Niccolino_) Il
maestro e... e anche lei sapeva tutto!... perchè mi ha lasciata andare?
 
ISABELLA
 
La nostra delicatezza, capirà, non si voleva influire! Ma su allegri:
il sogno delle maschere, signorina!
 
DORINA
 
Lei sapeva tutto!
 
ISABELLA
 
(_interrompendola_) Improvvisata 37, amore 49, arrivo inaspettato 15;
(_voltandola verso Niccolino_) Guardi che bel terno!
 
DORINA
 
Oh! (_gli corre incontro con uno slancio, poi si ferma timida,
arrossendo_) Signor marchese... (_gli dà la mano_) Come sono contenta!
 
ISABELLA
 
È confusa, palpitante. (_prende la mano di Luigi e la preme sul cuore_)
Senta come anche a me certe cose... Come batte! Sente? tum, tum,
tum!
 
LUIGI
 
Sento!
 
DORINA
 
Grazie!... in questo momento... dopo che... (_ha un brivido di
ribrezzo_) Grazie!... Grazie!...
 
ISABELLA
 
È appena arrivato, fresco fresco; è arrivato l'altra sera.
 
LUIGI
 
(_per venire in aiuto di Niccolino_) Ha viaggiato molto, e si è
divertito moltissimo. Ha passato sei mesi a Parigi, tre mesi a Londra,
poi Montecarlo. Vede come s'è cambiato? Non è più il nostro Niccolino
di una volta; adesso è diventato un viveur di primo ordine; socio del
Jokey-Club.
 
DORINA
 
(_senza badare a Luigi, ancora tutta animata e confusa_) E le mie
lettere?... Quando le ha ricevute?
 
NICCOLINO
 
Non ho mai ricevuto niente.
 
ISABELLA
 
Tre quattro le ho impostate io!
 
DORINA
 
(_colpita_) Ma allora, come ha fatto a sapere che io ero a Milano?
 
NICCOLINO
 
Me lo ha detto Luigi... ieri, a colazione.
 
DORINA
 
(_sempre più colpita, e con un'altra espressione_) È stato molto buono,
Don Luigi!
 
LUIGI
 
(_tra sè_) Ancora più carina. Troppo carina!
 
NICCOLINO
 
Già: Luigi mi ha detto che lei era qui, in pensione, a studiare il
canto per andare sul teatro e... siccome mi fermo un paio di giorni,
si voleva combinare... si voleva passare la serata insieme.
 
DORINA
 
(_rimane scossa vivamente dal tono e dalle parole di Niccolino_) Ma...
 
ISABELLA
 
Al Dal Verme!
 
DORINA
 
(_pallida, guarda fissamente Niccolino per studiarlo, per capirlo
bene_).
 
NICCOLINO
 
(_a Dorina, come per accomiatarsi_) Allora dunque... possiamo sperare?
 
DORINA
 
(_ha un impeto d'angoscia: poi frenandosi_) Vorrei mi fosse
compiacente, signor Marchese: due parole sole.
 
LUIGI
 
(_fa un cenno significativo a Niccolino come per dirgli: «attento, sei
preso»_).
 
NICCOLINO
 
(_ha capito - forte, a Luigi_) Allora con te... per quell'appuntamento
coll'avvocato?
 
ISABELLA
 
Ne approfitto tanto quanto per andare a fare un pochetto di _toilette_!
 
DORINA
 
(_teme che Niccolino vada via_).
 
LUIGI
 
(_carezzevole_) Sì... lo lascio qui; (_tra sè_) ma tornerò per portarlo
via! (_forte_) Già che sono a due passi, vado a fissare il palco per
stasera, poi (_a Niccolino_) torno a prenderti per andare insieme
dall'avvocato (_guarda il suo orologio e fa un moto come per dire che
è tardi_) il tempo vola; sicuro! (_sospira_) Anch'io ho la conferenza
di un mio collega sulla politica estera.
 
ISABELLA
 
(_a Luigi_) Allora se torna a prendere il suo amico non lo saluto
nemmeno!
 
LUIGI
 
Benissimo. (_la saluta colla mano, sorridendo; Isabella va via_) (_tra
sè_) Genere nazionale, ma simpatico! (_a Niccolino_) Dunque vado e
torno. (_avvicinandosi a Dorina, che si è seduta sul canapè la guarda
e fa capire che gli piace: fra sè_) Carina assai!... Tornerò (_a
Niccolino_) Giudizio, bimbo mio (_via_).
 
 
SCENA V.
 
DORINA e NICCOLINO.
 
 
DORINA
 
(_è sempre più confusa e turbata, quantunque voglia serbare un contegno
gentile e signorilmente disinvolto. Niccolino tace qualche momento, si
batte col bastoncino sulle scarpette, la guarda, poi ha un'alzata di
spalle come per dire: «Oh infine, giacchè sono solo bisogna aprire il
fuoco,» e si allunga sul sofà verso Dorina, esclamando_):
 
NICCOLINO
 
Cara signorina Dori, come la rivedo volentieri! Come mi sono divertito
in tutto questo tempo! Si sta molto bene, sa, fuori d'Italia!
(_prende dalla tasca l'astuccio delle sigarette_) Fuma una sigaretta,
signorina?
 
DORINA
 
(_alzandosi_) No!
 
NICCOLINO
 
(_restando seduto_) Ma non le fa male?
 
DORINA
 
(_con un tremito nella voce_) Oh no, marchesino, faccia pure. (_vuol
sorridere e mostrarsi disinvolta, ma colle mani stringe nervosamente
il fazzoletto_).
 
NICCOLINO
 
(_sorridendo sempre batte colla mano sul canapè per indicare dove
Dorina deve sedersi_) Qui... qui... venga qui a sedere.
 
DORINA
 
Sapesse... quanti dispiaceri ho avuto. Quante disgrazie! Una sopra
tutte. (_forzandosi per vincersi, con effusione_) E l'Adelina? Come si
sarà fatta grande! E la signora Marchesa?
 
NICCOLINO
 
Bene, bene: tutti bene!
 
DORINA
 
(_con passione, timidamente_) Perchè... (_cambiando_) Sembra quasi che
io l'abbia offesa. Non ho fatto nulla che potesse farmi perdere la loro stima.

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